Avvisi di accertamento TARI: considerare tutta la documentazione presentata dal contribuente
- Giulia Esposito
- 15 mag
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Dalla sentenza n. 464/2025 pronunciata dalla Corte di giustizia tributaria di I grado di Latina, si ricava l'illegittimità dell'avviso di accertamento Tari nei casi in cui questo sia stato emesso trascurando i documenti e i rilievi tecnici presentati dal contribuente.
Nel caso specifico, vi era stata un'espressa richiesta dell'Ente volta ad acquisire dalla parte l'indicazione dei dati dell'immobile, tra cui la superficie, i dati catastali aggiornati e il numero di componenti del nucleo familiare. Nonostante la contribuente avesse dato riscontro producendo quanto richiesto, l'Ente notificava solleciti di pagamento che trascuravano totalmente la documentazione ricevuta.
La Corte di Giustizia tributaria ha ritenuto l'accertamento comunale privo di chiari motivi fattuali che superassero i dati forniti dalla parte, ritenendo che l'Ente avesse agito in violazione degli obblighi di lealtà e correttezza nei confronti del contribuente.
In conclusione, gli avvisi di accertamento Tari (ma si può ritenere che il principio valga anche in riferimento ad altri tributi), per essere legittimi, devono considerare tutta la documentazione presentata dal contribuente.
Tale circostanza è da confermare anche nell'ambito del contraddittorio preventivo posto che la norma (art. 6 bis L. 212/2000) prevede che nella motivazione dell'atto emesso a seguito di detto procedimento debbano essere indicate le ragioni che hanno portato a considerare o meno le osservazioni del contribuente.