TARI e magazzini industriali: la Cassazione chiarisce i requisiti per l’esenzione
- Giulia Mariolo
- 31 lug
- Tempo di lettura: 1 min

La Corte di Cassazione, con l'ordinanza civile n.11476 del 01.05.25, ha chiarito che i magazzini adibiti allo stoccaggio di prodotti finiti possono essere esclusi dalla parte variabile della TARI, ma solo a precise condizioni.
In particolare, per beneficiare dell’esenzione, il contribuente deve dimostrare che:
il magazzino è funzionalmente collegato all’attività produttiva (cioè serve direttamente alla produzione);
tale collegamento è esclusivo, quindi il locale non è adibito ad altro uso;
nell’area si producono rifiuti speciali in via prevalente e continuativa (quindi non occasionalmente o in misura minima);
lo smaltimento dei rifiuti avviene a carico del produttore, in conformità con la normativa ambientale.
La Corte sottolinea che non basta la semplice classificazione del locale come “magazzino”, ma è necessario valutare l’effettivo utilizzo e la tipologia di rifiuti generati.
Se queste condizioni non sono rispettate, il locale resta soggetto alla parte variabile della TARI, mentre quella fissa è sempre dovuta.
Infine, spetta al contribuente l’onere della prova per dimostrare che ricorrono tutti i requisiti per ottenere l’esenzione.
Leggi tutta l'ordinanza