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IMU: abitazione principale e disapplicazione delle sanzioni

Abitazione principale

La Corte di Cassazione, con l'ordinanza 6029/2025, ribadisce i requisiti per poter applicare l'esenzione IMU per l'abitazione principale e delinea le caratteristiche dell'incertezza della normativa tributaria.

Essendo che questa esenzione richiede la prova, da parte del contribuente, della sussistenza della dimora abituale propria e dei suoi familiari, ne deriva che la sola proprietà di un unico immobile su tutto il territorio italiano non è un requisito sufficiente per applicarla.

Nel caso di specie, la stessa contribuente aveva dichiarato di aver trasferito la propria residenza anagrafica in un altro Comune, restando sempre irrilevante la circostanza che l'immobile oggetto del contenzioso sia l'unico di proprietà della ricorrente.


Inoltre, la contribuente riteneva di aver diritto alla disapplicazione delle sanzioni stante le obiettive condizioni di incertezza interpretativa. In risposta, la Corte ha evidenziato come "la chiara lettera della norma e la consolidata interpretazione fornita dalla giurisprudenza, tanto da essere ritenuta costituire diritto vivente, esclude, alla luce dei suddetti canoni, ogni ipotesi di incertezza normativa".

Per "incertezza normativa oggettiva tributaria" deve intendersi la situazione giuridica oggettiva qualificata da una condizione di inevitabile incertezza sul contenuto, sull’oggetto e sui destinatari della norma tributaria, ossia l’insicurezza ed equivocità del risultato conseguito attraverso la sua interpretazione, che si distingue, quindi, dalla soggettiva ignoranza incolpevole del diritto.


Di seguito il testo integrale dell'ordinanza:


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