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NOTIZIE

Notifica postale: il contribuente può provare la data con la busta di spedizione

Notifica postale: il contribuente può provare la data con la busta di spedizione

Con l’ordinanza n. 13348/2025, la Corte di Cassazione ha chiarito che, nei casi in cui un atto venga notificato tramite servizio postale, chi effettua la notifica deve dimostrare l’avvenuta consegna al destinatario presentando l’avviso di ricevimento della raccomandata. Questo è infatti l’unico documento valido per certificare quando e se la notifica è stata ricevuta.

Tuttavia, quando è il contribuente a dover provare la data della notifica ricevuta (ad esempio per dimostrare che ha impugnato un atto nei termini previsti), è sufficiente esibire la busta postale che contiene l’atto. Il timbro postale sulla busta è considerato un elemento attendibile per dimostrare che la notifica non può essere avvenuta prima della data indicata su quel timbro.

In altre parole, nel processo tributario, se l’Amministrazione contesta che il ricorso sia stato presentato nei tempi, spetta al contribuente provare di aver ricevuto la notifica in una certa data, presentando l’atto e la busta. Fa eccezione solo il caso in cui la notifica sia nulla: in tal caso, è l’Amministrazione che deve dimostrare quando il contribuente ha avuto effettiva conoscenza dell’atto.


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