Nessun favor rei per le nuove sanzioni amministrative

Il Dlgs 87/2024, attuativo della riforma fiscale prevista dalla legge delega 111/2023, ha introdotto nuove sanzioni tributarie amministrative più lievi, applicabili solo alle violazioni commesse dal 1° settembre 2024, come specifica l'art. 5 del medesimo decreto. Questa scelta deroga esplicitamente ai principi del favor rei e della lex mitior, che normalmente impongono l’applicazione retroattiva della legge più favorevole.

Nonostante le critiche sollevate sulla legittimità costituzionale di questa deroga, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17113 del 25/06/2025, ha confermato la validità della norma, affermando che essa non è in contrasto né con la Costituzione italiana né con il diritto europeo. Secondo la Corte, la deroga è giustificata dal fatto che la riforma sanzionatoria fa parte di un riassetto più ampio del rapporto tra Fisco e contribuente, che punta a una maggiore collaborazione e compliance preventiva, alla quale corrisponde una riduzione delle sanzioni. Tali motivazioni sono coerenti con la giurisprudenza della Corte Costituzionale, che ha già riconosciuto che il principio della lex mitior può essere derogato per motivi ragionevoli e proporzionati in materia amministrativa.