La proposta di legge per agevolazioni IMU e TARI nei piccoli Comuni a favore di italiani residenti all'estero

La proposta di legge 956, già approvata dalla commissione Finanze alla Camera e in attesa del voto finale dell'Aula in prima lettura, contiene delle importanti novità in merito alle agevolazioni di cui possono beneficiare gli italiani residenti all'estero che possiedono un solo immobile in Italia situato in un piccolo centro (Comuni con meno di 5.000 abitanti) nel quale abbiano avuto la loro ultima residenza, per almeno 5 anni, prima di emigrare.

Per il riconoscimento di tali agevolazioni è necessario che l'immobile sia ad uso abitativo, non locato o dato in comodato e posseduto a titolo di proprietà.

L'agevolazione per l'Imposta Municipale Unica (IMU) viene calcolata utilizzando un meccanismo ancorato al sistema delle rendite catastali dell'immobile.

Tale meccanismo prevede un'agevolazione suddivisa in 3 fasce:

• fino a 200 euro di rendita catastale, l'IMU sarà completamente azzerata;

• tra 201 e 300 euro di rendita il tributo sugli immobili diversi dall'abitazione principale sarà applicato con una riduzione del 40% sul dovuto

• tra 301 e 500 euro di rendita l'IMU sarà dovuta per un importo pari al 67% rispetto a quanto dovuto.

Per gli stessi immobili vengono previste anche delle agevolazioni per la TARI, in modo da evitare che il beneficio per l'IMU venga vanificato dai costi della TARI. In pratica la Tassa sui Rifiuti sarà dovuta in misura ridotta della metà.

A parere di chi scrive, la proposta di legge 956 offre un tangibile beneficio economico a una categoria di contribuenti che ha spesso richiesto maggiore equità, e lo fa con un disegno strategico che sostiene attivamente i piccoli Comuni, spesso sofferenti per un elevata emigrazione e con forti cali demografici. La sua implementazione, prevista dal 2026, richiederà un'attenta comunicazione ai cittadini AIRE e un monitoraggio da parte dei Comuni per l'applicazione corretta delle nuove aliquote e riduzioni.