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Esenzione IMU per le attività sportive: novità legislativa

Esenzione IMU per le attività sportive: novità legislativa

"Ai fini dell'esenzione dall'imposta municipale propria di cui all'articolo 1, comma 759, lettera g), della legge 27 dicembre 2019, n. 160, per l'applicazione delle disposizioni riferite allo svolgimento delle attività sportive di cui all'articolo 1, comma 1, lettera m), del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 19 novembre 2012, n. 200, i comuni individuano, sentite le rappresentanze sportive locali, i corrispettivi medi previsti per analoghe attività svolte con modalità concorrenziali nello stesso ambito territoriale per verificare il rispetto delle condizioni di cui all'articolo 4, comma 6, del medesimo regolamento n. 200 del 2012. I corrispettivi medi di cui al primo periodo del presente comma sono individuati annualmente e sono pubblicati da ciascun comune nel proprio sito internet istituzionale. Per ambito territoriale si intende quello comunale e, nel caso in cui non esistano strutture di riferimento all'interno del singolo comune, detto ambito può essere esteso fino a quello regionale.

Nelle more dell'attuazione delle disposizioni del comma 1, ai fini dell'applicazione dell'esenzione di cui all'articolo 1, comma 759, lettera g), della legge 27 dicembre 2019, n. 160, per le associazioni sportive dilettantistiche e per le società sportive dilettantistiche di cui all'articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, rileva la sola iscrizione nel registro nazionale delle attività sportive di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 39, a valere dall'anno di iscrizione nel predetto registro. In ogni caso, non si dà luogo al rimborso delle somme già versate": recita così l'art. 6 bis D.L. 84/2025 conv. con modificazioni dalla L. 108/2025.


La nuova norma impone ai Comuni di individuare, entro il dicembre prossimo e sentite le rappresentanze sportive, i corrispettivi medi per le attività sportive svolte con modalità concorrenziali funzionali ad individuare quelle che possono essere considerate svolte con modalità non commerciali da cui discende l'esenzione IMU.


Un nuovo onere quindi a carico degli Enti locali che, stante la sua valenza retroattiva, non potrà che essere destinato ad incidere sui numerosi ricorsi in essere, instaurati sulla base di quanto previsto dal D.M. 200/2012 tuttora vigente, secondo il quale sono attività sportive quelle rientranti nelle discipline riconosciute dal Coni, e queste si ritengono effettuate con modalità non commerciali se svolte a titolo gratuito, ovvero dietro versamento di un corrispettivo simbolico e, comunque, non superiore alla metà dei corrispettivi medi previsti per analoghe attività svolte con modalità concorrenziali nello stesso ambito territoriale.


In attesa che i Comuni si attivino, l'esenzione IMU resta subordinata alla sola iscrizione nel registro nazionale delle attività sportive a valere dall'anno di iscrizione, senza necessità di verificare i requisiti concernenti la gratuità, con importanti conseguenze per le casse comunali.


Non succede… ma se succede: aneddoti e sventure tributarie

Il rag. Antonio, responsabile dell'Ufficio Tributi del Comune di Borgo Sereno, aveva gli occhi lucidi e la cravatta allentata. Era metà ottobre e sul suo tavolo, accanto alla tazza di caffè ormai freddo, giaceva l'ultima circolare: l'articolo 6-bis.

"Ma come!?" sbottò, agitando un fascicolo di ricorsi pendenti. "Per anni abbiamo lottato con la Piscina 'Delfino Blu' per dimostrare che i loro corsi di nuoto costavano troppo, superando quella fatidica 'metà del prezzo concorrenziale' stabilita dal vecchio DM 200/2012. Ora, con questa nuova norma, non solo dobbiamo diventare investigatori di mercato per stabilire i 'corrispettivi medi' di tutte le discipline sportive del paese entro dicembre, ma nel frattempo... la loro iscrizione al Registro Sportivo vale come lasciapassare totale per l'esenzione IMU!"

Antonio visualizzò subito il problema: la valanga retroattiva. Se non avesse stabilito quei benedetti corrispettivi medi prima della fine dell'anno, tutti i contenziosi aperti, inclusi quelli con il "Delfino Blu," sarebbero stati spazzati via dalla nuova regola transitoria che, di fatto, sanava l'IMU arretrata grazie alla semplice iscrizione.


Intanto, nel campo da calcetto della stessa associazione, Marco, il presidente dell'ASD "Delfino Blu", sorrideva ignaro. Aveva appena ricevuto una notifica dall'avvocato. "Ottimo," pensò. "Niente più scartoffie sui prezzi. Per ora. Finalmente l'importante è solo esserci, nel Registro!"


Antonio, fissando l'elenco delle tariffe delle palestre private che avrebbe dovuto analizzare, sospirò: era un onere in più, imposto all'ultimo, che rischiava di costare caro alle casse comunali. Per il Comune, significava correre contro il tempo per provare il valore della presunta concorrenza. Per il "Delfino Blu," significava la pace fiscale immediata.


Due realtà, una norma e un solo, grande punto interrogativo sulla scrivania di un funzionario comunale stanco: Chi vincerà la corsa contro il tempo?


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